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Cure palliative e terapia del dolore

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La legge 38 del 2010 (ā€œDisposizioni per garantire lā€™accesso alle cure palliative e alla terapia del doloreā€ ā€“ Gazzetta Ufficiale n. 38 15/03/2010) riconosce un ruolo attivo alla figura dello psicologo nellā€™ambito delle cure palliative. Nellā€™articolo 5, al punto 2 ā€œsono individuate le figure professionali con specifiche competenze ed esperienza nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore, anche per lā€™etĆ  pediatrica, con particolare riferimento ai medici, [..], e agli psicologiā€. Al punto 4 invece si richiede di definire un ā€œsistema tariffario di riferimento per le attivitĆ  erogate dalla rete della terapia del dolore, per permettere il superamento delle difformitĆ  attualmente presenti a livello interregionale e per garantire unā€™omogenea erogazione dei livelli essenziali di assistenzaā€.

Grazie alla legge 38 lo psicologo diventa una figura fondamentale dellā€™Ć©quipe in questo particolare ambito di intervento. CiĆ² puĆ² favorire lā€™incremento del numero dei colleghi che operano in questo settore.

Lā€™Ć©quipe interdisciplinare di cure palliative ha come obiettivo quello di prendersi cura della persona con malattia in fase avanzata, in una visione olistica, per darle una dignitĆ  di vita e di morte e un sostegno alla famiglia in una fase pre e post lutto. Lo psicologo diviene dunque fondamentale poichĆ© possiede gli strumenti necessari per poter supportare i pazienti malati e i loro familiari, lavorando con gli stati emotivi quali lā€™angoscia di vita e di morte e tutto ciĆ² che questo comporta di conseguenza (aspetto sintomatologico). Ulteriore ruolo che lo psicologo puĆ² garantire ĆØ legato al supporto dellā€™Ć©quipe stessa, costantemente a rischio di burn-out.

Inoltre gli studi sulla terapia del dolore hanno mostrato lā€™importanza dellā€™affiancamento dello psicologo al medico, poichĆ© tra i pazienti con dolore cronico si riscontra unā€™alta percentuale di depressione o presenza di problemi psicologici che accentuano il sintomo dolore, che nella fase cronica diviene una vera e propria ā€œmalattia nella malattiaā€.

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CriticitĆ 

  • Esiste dunque una legge che afferma lā€™utilitĆ  dello psicologo in questo settore, tuttavia, ad oggi, non viene ancora applicata completamente nĆ© uniformemente sul nostro territorio.
  • Sono ancora tanti gli operatori sanitari che non hanno ancora compreso cosa siano le cure palliative o, nel migliore dei casi, che non sono a conoscenzaĀ  di questa legge che prevede anche un ampio spazio nellā€™ambito della terapia del dolore.
  • Inoltre si riscontra tuttora una confusione, da parte di colleghi di altri settori e categorie, riguardo le competenze dello psicologo che opera in questo campo.

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Obiettivi del Gruppo di Lavoro

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OBIETTIVO: Delineare competenze e ruolo dello psicologo palliativista, e di quello attivo nella terapia del dolore, definendo esplicitamente gli ambiti e le modalitĆ  di intervento.

AZIONI

  • Indicare, in un documento redatto a cura dellā€™Ordine, le linee guida relativamente alla definizione dei setting e dei percorsi di continuitĆ  assistenziale tra gli psicologi che operano in ambiti diversi (per esempio ospedale, hospiceā€¦)
  • Sensibilizzare il mondo accademico, promuovendo seminari e convegni condivisi, alla cultura delle cure palliative e della terapia del dolore, inserendole nelle UniversitĆ  come insegnamento nei 5 anni universitari o come branca della specialistica. Attualmente, nel Lazio, solo lā€™UniversitĆ  degli studi ā€œla Sapienzaā€ ha promosso un Master di II livello di cure palliative e terapia del dolore per psicologi.
  • Stabilire obiettivi minimi di intervento e parametri di verifica finalizzati a garantire un servizio sempre piĆ¹ efficiente per i soggetti in cura: il paziente, la sua famiglia e lā€™operatore che lavora in questo settore

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OBIETTIVO:Ā Promuovere presso gli operatori sanitari e i cittadini la conoscenza degli ambiti applicativi specifici dello psicologo palliativista, favorendo un percorso culturale finalizzato a valorizzare la figura dello psicologo.

AZIONI

  • Promuovere la normativa vigente, che prevede lā€™inserimento degli psicologi, nei diversi ambiti di pertinenza e verificare che questa venga applicata correttamente.
  • Fare pressione a livello istituzionale affinchĆ© la programmazione sanitaria della Regione e delle ASL contempli un aumento delle ore di intervento dei colleghi e delle risorse nellā€™ambito delle cure palliative e terapia del dolore.
  • Promuovere nella cittadinanza la conoscenza e i vantaggi derivanti delle cure palliative e della terapia del dolore attraverso eventi culturali promossi dallā€™Ordine e tramite tecnologie 2.0 (sito internet, social networkā€¦)
  • Istituire un tavolo di collaborazione con lā€™Ordine dei Medici per valorizzare lā€™utilitĆ  del lavoro di Ć©quipe in questo specifico settore.

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OBIETTIVO:Ā Valorizzare a livello istituzionale lo scambio di best practice tra gli psicologi e gli psicoterapeuti che operano nel settore.

AZIONI

  • Mappare il territorio creando una rete di collaborazione tra enti ed associazioni dedicati alle cure palliative e terapia del dolore.
  • Formalizzare allā€™interno dellā€™Ordine Gruppi di Lavoro diĀ  psicologi e psicoterapeuti che lavorano nelle cure palliative e nella terapia del dolore.

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OBIETTIVO:Ā Effettuare ricerche scientifiche per promuovere terapie complementari psicologiche, a quelle farmacologiche, per il controllo sintomatologico per i pazienti che hanno una malattia in fase avanzata o che accusano un dolore cronico.

AZIONI

  • Incrementare collaborazioni tra Gruppi di Lavoro dellā€™Ordine, formati da psicologi che operano nel settore, e le UniversitĆ .

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